mercoledì 29 gennaio 2014

CIAMBELLA (Forlì-Cesena)


Regina della pasticceria casalinga in Emilia e in Romagna, la ciambella si gusta intinta in un Lambrusco amabile o in un altro rosso giovane


INGREDIENTI

4 uova
300 g di farina
100 g di fecola di patate
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
la scorza grattugiata di 1 limone
1 bicchiere di latte
poco strutto o burro
1 bicchiere di olio di semi
300 g di zucchero

PROCEDIMENTO

Rompete le uova in una terrina, unite lo zucchero e battete fino a farle montare bene. Unite a questo punto la farina e la fecola e, continuando a mescolare, aggiungete il lievito, la vanillina, la scorza di limone e di seguito il latte, l’olio e lo strutto.

Con strutto o anche con burro, ungete lo stampo apposito: se non l’avete, usate una teglia rotonda di capacità adeguata, ponendo al centro un bicchiere rovesciato per essere sicuri che la ciambella “riesca col buco”. (Io ho utilizzato uno stampo di diametro 30 cm)

Versate l’impasto, infornate a 160° e lasciate cuocere sino a quando la superficie sarà ben dorata (circa 30-40 minuti). A cottura lasciate raffreddare la ciambella prima di toglierla 
dalla teglia.


Ricetta e introduzione tratta dal libro “Ricette di osterie d’Italia. Cucina regionale. 630 piatti della tradizione” Slow Food Editore

venerdì 17 gennaio 2014

FRITTELLE DI SANT’ANTONIO E TANTI AUGURI


Il giorno 17 di Gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate, detto anche Sant’ Antonio del Fuoco, protettore degli animali domestici e solitamente raffigurato vicino ad un maiale con al collo una campanella.

Nella zona circostante Milano in questo giorno è tradizione contadina accendere il “falò di Sant’Antonio”. L’usanza, è tutt’ora presente in alcune cascine dove, nei giorni precedenti si accatasta in uno spiazzo nel cortile tutto ciò che è costituito  da legno. Il fuoco propiziatorio viene acceso la sera e continua ad ardere sino all’esaurimento della pira. La tradizione prevede di consumare con le frittelle anche del buon vin brulé.

La ricetta che vi propongo proviene dal lato materno della mia famiglia.

Colgo l’occasione per fare tanti, tanti e tanti auguri di buon compleannno a mia sorella per il secondo anno consecutivo in quel di Melbourne!

“É camminando che si fa il cammino” A. Machado

INGREDIENTI

300 g di riso carnaroli
730 ml di latte
2 uova
150 g di farina 00
100 g di uvetta sultanina
250 g di zucchero semolato
1 bustina di lievito per dolci
1+1/4 cucchiaino di sale grosso
1 l di olio di arachidi
la scorza di ½ limone
zucchero q.b. per spolverizzare

PROCEDIMENTO

Ponete il latte in una casseruola capiente, salate e aggiungete il riso. Fate cuocere mescolando continuamente con un cucchiaio di legno per 13 minuti.

Lasciate riposare il riso per un paio di minuti;riducetelo in purea con il passaverdura o se preferite un composto più liscio usate il frullatore ad immersione.

Versate il riso in una ciotola e unite poco per volta tutti gli ingredienti: le uova,la scorza, lo zucchero, la farina, il lievito e infine le uvette ammollate in precedenza in acqua calda e risciacquate. Inglobate tutti gli ingredienti.

Versate abbondante olio di arachidi in una pentola per il fritto e quando questo sarà in temperatura raccogliete con un cucchiaio da cucina parte del composto e rilasciatelo delicatamente nella pentola. Non friggete troppe frittelle contemporaneamente, per evitare che la temperatura dell’olio si abbassi troppo. Le frittelle dovranno cuocere qualche minuto per lato il loro colore diventerà bruno.

Sistemate le frittelle pronte su carta assorbente da cucina e disponetele poi poco per volta nel recipiente da portata, cospargendole con abbondante zucchero.

Servitele fredde con un bel bicchiere di vin brulé.


domenica 5 gennaio 2014

PITHIVIERS


Dolce tipico Francese che prende il nome dall’omonima città situata nel centro della Francia. Questa torta viene preparata per celebrare la festa dell’Epifania.

INGREDIENTI

350 g di mandorle spellate (io ho scelto di non spellarle)
175 g di zucchero semolato (io ho utilizzato lo zucchero di canna)
1 cucchiaino di estratto di mandorla
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
3 uova
175 g di burro ammorbidito
250 g di pasta sfoglia
1 tuorlo per spennellare

PROCEDIMENTO

Preriscaldate il forno a 190°. Polverizzate le mandorle con lo zucchero, l’estratto di mandorle e la scorza utilizzando un mortaio o un mixer.

Unite le uova, uno alla volta, proseguite con il burro  e impastate. Rivestite una teglia con carta forno e adagiatevi sopra metà della pasta sfoglia, riempite la base con l’impasto a base di mandorle e coprite con la restante pasta, inumidite i bordi della base di pasta con acqua e premete bene per sigillare.

Spennellate infine con il tuorlo d’uovo. Con l’ausilio di un coltello, partendo dal centro della torta, incidete delle linee sulla pasta sino ai suoi bordi come i raggi di una ruota.
Cuocete per 30 minuti, o finché la torta sarà dorata.


Ricetta tratta e tradotta dal libro “The art of French baking” di Ginette Mathiot casa editrice Phaidon