Regina
della pasticceria casalinga in Emilia e in Romagna, la ciambella si gusta
intinta in un Lambrusco amabile o in un altro rosso giovane
INGREDIENTI
4 uova
300 g di farina
100 g di fecola di patate
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
la scorza grattugiata di 1 limone
1 bicchiere di latte
poco strutto o burro
1 bicchiere di olio di semi
300 g di zucchero
PROCEDIMENTO
Rompete le uova in una terrina, unite lo zucchero
e battete fino a farle montare bene. Unite a questo punto la farina e la fecola
e, continuando a mescolare, aggiungete il lievito, la vanillina, la scorza di
limone e di seguito il latte, l’olio e lo strutto.
Con strutto o anche con burro, ungete lo stampo
apposito: se non l’avete, usate una teglia rotonda di capacità adeguata,
ponendo al centro un bicchiere rovesciato per essere sicuri che la ciambella
“riesca col buco”. (Io ho utilizzato uno stampo di diametro 30 cm)
Versate l’impasto, infornate a 160° e lasciate
cuocere sino a quando la superficie sarà ben dorata (circa 30-40 minuti). A
cottura lasciate raffreddare la ciambella prima di toglierla
dalla teglia.
Ricetta e introduzione tratta dal libro “Ricette
di osterie d’Italia. Cucina regionale. 630 piatti della tradizione” Slow Food
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