Un Natale volto alle tradizioni dolciarie Lombarde e Toscane. L'intramontabile panettone, ricco di uvetta e frutta candita; ecco poi una profusione di nuvole bianche, i ricciarelli e per concludere una fetta di panforte dal sapore aromatico e conturbante.
Per 1 kg di ricciarelli
INGREDIENTI
400
g di mandorle
330
g di zucchero (io ho usato quello di canna)
20
g di scorza d’arancia candita
1
cucchiaio di farina
PER
LO SCIROPPO
50
g di zucchero
2
cucchiai di acqua
PER
IL SECONDO IMPASTO
50
g di zucchero a velo
50
g di farina
½
cucchiaino di lievito
PER
IL TERZO IMPASTO
50
g di zucchero a velo
2
albumi
PROCEDIMENTO
Sbollentate
le mandorle per togliere la pellicina con facilità; terminata l’operazione
asciugatele velocemente con un panno quindi passatele brevemente nel forno
senza però farle tostare.
Lasciatele
raffreddare bene quindi tritatele nel mixer con lo zucchero fino a ottenere una
pasta omogenea di grana fine. Aggiungete la scorza d’arancia candita tagliata a
pezzettini piccolissimi e un cucchiaio circa di farina.
Nel
frattempo preparate lo sciroppo con lo zucchero e l’acqua: non appena comincia
a velare il cucchiaio, spegnete e aggiungetelo subito al primo impasto.
A
questo punto unite al composto 50 g di zucchero a velo, 50 g di farina e ½
cucchiaino di lievito, impastate con le mani e lasciate riposare per 12 ore
coperto con un panno umido.
Dopo
il riposo aggiungete ancora 50 g di zucchero a velo e i due albumi montati
leggermente. Compattate l’impasto, cospargete il piano di lavoro di zucchero a
velo e farina e prelevando piccole porzioni di impasto formate i ricciarelli
con la loro classica forma romboidale.
Disponeteli
su un foglio di ostia o, se non ne avete
a disposizione, su carta forno cosparsa di farina, spolverizzateli di zucchero
a velo e infornateli in forno preriscaldato ma bassissimo (100°-140° C) per una
decina di minuti (considerate che più che cuocere i ricciarelli si devono asciugare).
Appena cominciano a formarsi le crepe sulla superficie dei biscotti toglieteli dal forno e
lasciateli raffreddare.
I ricciarelli si conservano a lungo in una scatola a
chiusura ermetica.
Ricetta
tratta dal libro “La cucina Toscana” di Maria Teresa di Marco, Marie Cécile
Ferré, fotografie di Maurizio Maurizi casa editrice Guido Tommasi Editore
Tesoro, ma lo sai che li ho fatti pure io???? li pubblico domani... bravissima e ancora tanti auguri!!!!!!
RispondiEliminache coincidenza! Un bravissima anche a te!
Eliminaquanto sono appetitosi!!!!!Baci Sabry
RispondiEliminaHai perfettamente ragione!
EliminaA presto