Il pane Martino è quasi un elogio dell’autunno,
per la presenza delle noci. Forse nato per un intuito legato a tre elementi
della madia di casa, il pane tondo (a volte segnato da una croce) ha probabili
origini del nome tratte proprio dalla figura di San Martino e alla leggenda
della sua generosità nei confronti di chi incontrava sulla sua strada di
soldato a cavallo in viaggio dalla Provenza verso Roma.
Non ci sono documenti e quindi ci si
richiama solo alla probabilità: forse il pane veniva offerto a chi transitava sulle
vie che conducevano a Roma o, per cammino inverso, a Santiago in Spagna. La
farina di castagne è sempre stata una risorsa per la Lunigiana storica.
Informazioni tratte dal sito web: Slow Food
INGREDIENTI
PER
IL PRIMO IMPASTO
50
g di farina tipo 00 (io ho usato la kamut)
50
g di farina di castagne bio
30
g di lievito di birra (io ho usato il lievito madre secco)
100
ml di acqua tiepida
PER
IL SECONDO IMPASTO
300
g di farina 00 (kamut)
200
g di farina di castagne bio
300
ml di acqua
1
cucchiaio di olio evo
sale
q.b.
250
g di noci
PROCEDIMENTO
Impastate
50 g di farina 00 con 50 g di farina di castagne e il lievito di birra sciolto
in 100 ml di acqua tiepida. (Se utilizzate il lievito madre secco potete
omettere il passaggio e unire poi il suddetto alle farine e aggiungere l’acqua
alle polveri)
Lavorate
la pasta a lungo e lentamente, poi formate un panetto, incidetene la superficie
a croce e lasciatelo lievitare per un paio di ore.(Io ho coperto il panetto con
un canovaccio)
Aggiungete
quindi la farina 00, la farina di castagne, l’acqua, l’olio e un po’ di sale.
Lavorate l’impasto e incidete nuovamente la superficie del panetto, coprite con
il canovaccio e lasciate lievitare per altre due ore.
Trascorso
questo tempo impastate di nuovo il pane incorporandovi, con delicatezza, i
gherigli di noce, dategli una forma ovale ed allungata e trasferitelo su una
placca appena unta di olio e rivestita di carta forno.
Praticate
dei mezzi buchi su tutta la superficie con l’indice della mano, quindi lasciate
riposare ancora per 20 minuti prima di cuocere in forno a 180° per 40 minuti.
Servite tiepido.
Io
ho gustato questo pane da solo, in abbinamento a salumi e per colazione
accompagnato dalla marmellata di ciliegie. Una combinazione deliziosa.
Ricetta
tratta dal libro “La castagna. Fra tradizioni, leggende e gastronomia” di
Andrea Zanfi Carlo Cambi editore
Mai conosciuto questo pane ma chissà come è gustoso, oltretutto anche bello da vedere!
RispondiEliminase ti piace la farina di castagne devi assolutamente provarlo!
EliminaChe bontà questo pane, una vera ghiottoneria!!!!
RispondiEliminasi, davvero goloso e semplice da preparare.
Eliminamai sentito, molto particolare, sento un profumino delizioso, da provare!!!!Baci Sabry
RispondiEliminasi, te lo consiglio vivamente.
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